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diretto da Pietro Longhi e Daniela Petruzzi
Privacy Policy Centro Teatrale Artigiano - Sede Fiscale: Via Monte Zebio 14/c 00195 Roma - Partita Iva e Codice Fiscale: 13195511004 SteveR
SERGIO MUNIZ, MIRIAM MESTURINO in C’È UN CADAVERE IN GIARDINO di Norm Foster - Regia di Silvio Giordani Scritto da uno dei più divertenti autori di “commedie intelligenti”, C’è un cadavere in giardino approda per la prima volta a teatro in Italia. Una coppia di attori teatrali si lancia a livello nazionale come “Guru dell’Auto- aiuto”. Le loro vite si rivelano improvvisamente una farsa mentre cercano di nascondere un corpo. Aggrappati alla loro esile fama, falsamente conquistata, si ritroveranno a gestire tradimenti e cadaveri, poliziotti e giornalisti ed una cameriera completamente fuori di testa. Un turbine di risate e qualche punzecchiatina in punta di coltello nel linguaggio ironico, colto e beffardo del geniale commediografo canadese. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
Edy Angelillo, Pietro Longhi in MONTAGNE RUSSE di Eric Assous - Regia Enrico Maria Lamanna Un uomo maturo e affascinante, con moglie e figlio in vacanza, incontra casualmente in un bar una donna decisamente attraente. Un invito a salire da lui sembra essere il preludio di una serata molto intrigante. Ma non tutto va come previsto, in una storia ricca di colpi di scena che diventa sempre più misteriosa e inaspettata. Una divertente commedia dello sceneggiatore, drammaturgo e regista francese Eric Assous, che ha debuttato in Francia nel 2004 con protagonisti Alain Delon e Astrid Veillon. Una pungente riflessione sul tema dei legami familiari e sul valore dei rapporti umani in un testo brillante e imprevedibile. Un ritmo incalzante con continue sorprese e cambi d’identità in un vorticoso salire e scendere, come sulle montagne russe. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
PAOLA QUATTRINI in TUTTO PER LOLA di Roberta Skerl - Regia di Silvio Giordani La penna magica di Roberta Skerl riesce a fondere insieme ironia, umanità ed horror in una commedia tragicomica che racconta le vicende di quattro ex prostitute, ormai in pensione, che restano coinvolte in un giallo per salvare una giovane collega nigeriana. Caratteri diversi, quattro vite difficili alle spalle ma grandi cuori. Uno spettacolo divertente da cui si evince anche quanto le nostre protagoniste abbiano pianto in passato o si siano illuse di amare o di essere amate. Un bel giallo-rosa, accompagnato dalle note di grandi successi degli anni 60. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Beatrice Gattai e Giulia Santilli in MOIRA, CASA, FAMIGLIA E SPIRITI di Ottavia Bianchi - Regia di Giorgio Latini Moira ha un dilemma. Vive in un appartamento sotto sfratto che divide con una famiglia di fantasmi, tra cui suo il defunto padre Alfredo, con cui lei può parlare solo tra le pareti della casa di famiglia. Mario, l’ufficiale giudiziario assegnato al caso, s’innamora di lei. Lasciando l'appartamento, Moira e gli spiriti potrebbero liberarsi finalmente del passato per iniziare, ognuno a modo suo, una nuova vita. Divisa tra l’amore per i vivi e quello per i morti, Moira non sa cosa scegliere. Quasi Capodanno: un susseguirsi di comici accadimenti porterà ad una soluzione paradossale della vicenda grazie ad un colpo di scena inaspettato. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
Rita Forte - Pietro Longhi in ROMA RACCONTA E CANTA regìa di Silvio Giordani Una passeggiata tra canzoni e poesie per rendere omaggio alla più bella città del mondo. È ROMA RACCONTA E CANTA, un viaggio appassionante alla scoperta della tradizione romana in compagnia di Rita Forte e Pietro Longhi, per celebrare lo splendore della Capitale attraverso i suoi più grandi artisti. Roma è sempre stata musa di pittori, architetti, scultori, che vi hanno trovato ispirazione per i loro capolavori. Musica e poesia sono parte integrante della sua storia. I suoi canti popolari, le serenate, gli stornelli occupano un posto importante nella tradizione musicale italiana, così come la poesia con i suoi giganti, da Giuseppe Gioacchino Belli, Trilussa, Cesare Pascarella, Gigi Zanazzo a personaggi più vicini come Petrolini, Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Anna Magnani, Gabriella Ferri e Monica Vitti. Incredibili artisti che hanno contribuito a rendere indimenticabile la grande tradizione romana. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
Gaia de Laurentiis - Pietro Longhi in DIAMOCI DEL TU di Norm Foster - Regia Enrico Maria Lamanna Un asettico rapporto di lavoro pluriennale diventa sorprendentemente una spassosa, arguta e scintillante relazione. Come un fiore sbocciato al momento giusto, la storia tra un burbero e scontroso datore di lavoro e la sua ineffabile collaboratrice ci offre lo spunto per una commedia deliziosa che cancella di colpo la ruggine di un lungo regime di incomunicabilità. Ed il nuovo, improvviso scoprirsi riscatta sia lui che lei da anni di solitudine prendendo molto presto una piega briosa e brillante. Alle volte l’amore, come il paradiso…può attendere, ma al momento opportuno sa sempre come coinvolgere il nostro cuore. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
RocIo Munoz Morales - Pietro Longhi in IL CAPPOTTO DI JANIS di Alain Teulié - Regia Enrico Maria Lamanna Un incontro tra due persone semplici che non sarebbe mai potuto avvenire. Mira, una vivace e giovane donna, particolare e impertinente dall’abbigliamento eccentrico e Joseph uno scrittore solitario che vive in un appartamento pieno di scatoloni. Tramite un annuncio Joseph assume Mira a cui assegna una missione misteriosa e delicata ma pian piano verranno allo scoperto i segreti che legano questa improbabile coppia a cui tutto sembra opporsi. Emozione e suspense fino all’epilogo. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO Scene: Alessandro Chiti Musiche: Bungaro
di Raffaella Roversi Preferirei di no andato in scena nel bel Teatro Gerolamo di Milano dal 1 al 3 marzo, parla di una piccola grande ostinazione. Proprio come quella di Bartleby, lo scrivano di Melville. Ma se questa ultima era gentile, remissiva, sorta spontaneamente, quella nata dalla penna di Antonia Brancati, figlia di Vitaliano e Anna Proclemer, è una ostinazione preparata, maturata, conquistata in tantissimi lunghi anni. Ma se questa ultima era gentile, remissiva, sorta spontaneamente, quella nata dalla penna di Antonia Brancati, figlia di Vitaliano e Anna Proclemer, è una ostinazione preparata, maturata, conquistata in tantissimi lunghi anni. L’interno, che resta invariato, è quello di una semplice casa di campagna isolata, dove periodicamente saltano le linee telefoniche ed anche l’elettricità. Vi abita una donna un po’ trasandata, Ivana Monti, entrata nella grande età. Vive in regime di autarchia, allevando galline e coltivando verdura. Fare aiuta infatti a pensare o meglio a non pensare. Parla da sola ormai, vista la solitudine nella quale vive e per questo vorrebbe un cane, per parlare almeno con lui. Ha ritmi cadenzati, si attiene ad ordine e disciplina fingendo di crederci, perché a volte la finzione aiuta. La porta di casa però è sempre aperta. Ma la figlia, Maria Cristina Gionta, che piomba in casa sua dopo dodici anni di assenza non lo sa. E si ostina a suonare il campanello con rabbiosa insistenza. Arriva in tailleur aderente, tacco dodici e chioma leonina domata da un abile parrucchiere. Ha fretta, è un po’ scontrosa, si trova a disagio in quell’ambiente così lontano dai frizzi e i lazzi cui è abituata e che le sono necessari come ormai lo è la finzione. L’articolo segue su 2duerighe.com
diretto da Pietro Longhi e Daniela Petruzzi
Centro Teatrale Artigiano Sede Fiscale: Via Monte Zebio 14/c 00195 Roma Partita Iva e Codice Fiscale: 13195511004 SteveR
SERGIO MUNIZ, MIRIAM MESTURINO in C’È UN CADAVERE IN GIARDINO di Norm Foster - Regia di Silvio Giordani Scritto da uno dei più divertenti autori di “commedie intelligenti”, C’è un cadavere in giardino approda per la prima volta a teatro in Italia. Una coppia di attori teatrali si lancia a livello nazionale come “Guru dell’Auto-aiuto”. Le loro vite si rivelano improvvisamente una farsa mentre cercano di nascondere un corpo. Aggrappati alla loro esile fama, falsamente conquistata, si ritroveranno a gestire tradimenti e cadaveri, poliziotti e giornalisti ed una cameriera completamente fuori di testa. Un turbine di risate e qualche punzecchiatina in punta di coltello nel linguaggio ironico, colto e beffardo del geniale commediografo canadese. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
Edy Angelillo, Pietro Longhi in MONTAGNE RUSSE di Eric Assous - Regia di Enrico Maria Lamanna Un uomo maturo e affascinante, con moglie e figlio in vacanza, incontra casualmente in un bar una donna decisamente attraente. Un invito a salire da lui sembra essere il preludio di una serata molto intrigante. Ma non tutto va come previsto, in una storia ricca di colpi di scena che diventa sempre più misteriosa e inaspettata. Una divertente commedia dello sceneggiatore, drammaturgo e regista francese Eric Assous, che ha debuttato in Francia nel 2004 con protagonisti Alain Delon e Astrid Veillon. Una pungente riflessione sul tema dei legami familiari e sul valore dei rapporti umani in un testo brillante e imprevedibile. Un ritmo incalzante con continue sorprese e cambi d’identità in un vorticoso salire e scendere, come sulle montagne russe. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
PAOLA QUATTRINI in TUTTO PER LOLA di Roberta Skerl - Regia di Silvio Giordani La penna magica di Roberta Skerl riesce a fondere insieme ironia, umanità ed horror in una commedia tragicomica che racconta le vicende di quattro ex prostitute, ormai in pensione, che restano coinvolte in un giallo per salvare una giovane collega nigeriana. Caratteri diversi, quattro vite difficili alle spalle ma grandi cuori. Uno spettacolo divertente da cui si evince anche quanto le nostre protagoniste abbiano pianto in passato o si siano illuse di amare o di essere amate. Un bel giallo-rosa, accompagnato dalle note di grandi successi degli anni 60. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
Ottavia Bianchi, Patrizia Ciabatta, Beatrice Gattai e Giulia Santilli in MOIRA, CASA, FAMIGLIA E SPIRITI di Ottavia Bianchi - Regia di Giorgio Latini Moira ha un dilemma. Vive in un appartamento sotto sfratto che divide con una famiglia di fantasmi, tra cui suo il defunto padre Alfredo, con cui lei può parlare solo tra le pareti della casa di famiglia. Mario, l’ufficiale giudiziario assegnato al caso, s’innamora di lei. Lasciando l'appartamento, Moira e gli spiriti potrebbero liberarsi finalmente del passato per iniziare, ognuno a modo suo, una nuova vita. Divisa tra l’amore per i vivi e quello per i morti, Moira non sa cosa scegliere. Quasi Capodanno: un susseguirsi di comici accadimenti porterà ad una soluzione paradossale della vicenda grazie ad un colpo di scena inaspettato. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
Rita Forte - Pietro Longhi in ROMA RACCONTA E CANTA regìa di Silvio Giordani Una passeggiata tra canzoni e poesie per rendere omaggio alla più bella città del mondo. È ROMA RACCONTA E CANTA, un viaggio appassionante alla scoperta della tradizione romana in compagnia di Rita Forte e Pietro Longhi, per celebrare lo splendore della Capitale attraverso i suoi più grandi artisti. Roma è sempre stata musa di pittori, architetti, scultori, che vi hanno trovato ispirazione per i loro capolavori. Musica e poesia sono parte integrante della sua storia. I suoi canti popolari, le serenate, gli stornelli occupano un posto importante nella tradizione musicale italiana, così come la poesia con i suoi giganti, da Giuseppe Gioacchino Belli, Trilussa, Cesare Pascarella, Gigi Zanazzo a personaggi più vicini come Petrolini, Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Anna Magnani, Gabriella Ferri e Monica Vitti. Incredibili artisti che hanno contribuito a rendere indimenticabile la grande tradizione romana. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
Gaia de Laurentiis - Pietro Longhi in DIAMOCI DEL TU di Norm Foster - Regia Enrico Maria Lamanna Un asettico rapporto di lavoro pluriennale diventa sorprendentemente una spassosa, arguta e scintillante relazione. Come un fiore sbocciato al momento giusto, la storia tra un burbero e scontroso datore di lavoro e la sua ineffabile collaboratrice ci offre lo spunto per una commedia deliziosa che cancella di colpo la ruggine di un lungo regime di incomunicabilità. Ed il nuovo, improvviso scoprirsi riscatta sia lui che lei da anni di solitudine prendendo molto presto una piega briosa e brillante. Alle volte l’amore, come il paradiso…può attendere, ma al momento opportuno sa sempre come coinvolgere il nostro cuore. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO
RocIo Munoz Morales - Pietro Longhi in IL CAPPOTTO DI JANIS di Alain Teulié - Regia Enrico Maria Lamanna Un incontro tra due persone semplici che non sarebbe mai potuto avvenire. Mira, una vivace e giovane donna, particolare e impertinente dall’abbigliamento eccentrico e Joseph uno scrittore solitario che vive in un appartamento pieno di scatoloni. Tramite un annuncio Joseph assume Mira a cui assegna una missione misteriosa e delicata ma pian piano verranno allo scoperto i segreti che legano questa improbabile coppia a cui tutto sembra opporsi. Emozione e suspense fino all’epilogo. Produzione: CENTRO TEATRALE ARTIGIANO Scene: Alessandro Chiti Musiche: Bungaro
di Raffaella Roversi Preferirei di no andato in scena nel bel Teatro Gerolamo di Milano dal 1 al 3 marzo, parla di una piccola grande ostinazione. Proprio come quella di Bartleby, lo scrivano di Melville. Ma se questa ultima era gentile, remissiva, sorta spontaneamente, quella nata dalla penna di Antonia Brancati, figlia di Vitaliano e Anna Proclemer, è una ostinazione preparata, maturata, conquistata in tantissimi lunghi anni. Ma se questa ultima era gentile, remissiva, sorta spontaneamente, quella nata dalla penna di Antonia Brancati, figlia di Vitaliano e Anna Proclemer, è una ostinazione preparata, maturata, conquistata in tantissimi lunghi anni. L’interno, che resta invariato, è quello di una semplice casa di campagna isolata, dove periodicamente saltano le linee telefoniche ed anche l’elettricità. Vi abita una donna un po’ trasandata, Ivana Monti, entrata nella grande età. Vive in regime di autarchia, allevando galline e coltivando verdura. Fare aiuta infatti a pensare o meglio a non pensare. Parla da sola ormai, vista la solitudine nella quale vive e per questo vorrebbe un cane, per parlare almeno con lui. Ha ritmi cadenzati, si attiene ad ordine e disciplina fingendo di crederci, perché a volte la finzione aiuta. La porta di casa però è sempre aperta. Ma la figlia, Maria Cristina Gionta, che piomba in casa sua dopo dodici anni di assenza non lo sa. E si ostina a suonare il campanello con rabbiosa insistenza. Arriva in tailleur aderente, tacco dodici e chioma leonina domata da un abile parrucchiere. Ha fretta, è un po’ scontrosa, si trova a disagio in quell’ambiente così lontano dai frizzi e i lazzi cui è abituata e che le sono necessari come ormai lo è la finzione. L’articolo segue su 2duerighe.com